Deuxième délibération

Al nome sia, del signore, ,

Li Mci Gio-Geronmio Ponte, , Agos° Ferrari, Francesco Labadino, Franco d'Istria-Sorba, e Colonello Fabiano Cuneo Antiani della mca Communita d'Aiaccio in osservatione dell'autorità datali dal spettabile consiglio di da citta, radunato légittimamente alla presenza dell' Illmo sigr. Tolomeo Promontorio Comrio d'Aiaccio, come consta dall'atto publico ricevuto per mè infrascritto Notaro et Cancellière, sotto li quindeci corrente congregrati nella chiesa di Santo Ignatio della Compagnia di Giesu di da citta, nella cappella della santissma V. M. della Misericordia prostrati con le ginochi a terra, alla presenza del prefato Illmo Sigr Comrio e di gran parte del Popolo di da citta, ricorsi processionte et con processione general e fatta a tal effetto con l'intervento delle Religioni, della compagnia et oratorij di questa Citta avanti l'altare et Imagine di da Beatissma V. M. spontaneamte et per ogni miglior modo, hanno solennemente accetato et accettano la Santissima V. M. di Misericordia per protettrice, padrona et avocata di questa citta d'Ajaccio per tutte le occorenze, bisogni, et necessita spirituali e tcinporali della citta, e cittadini e particolarinte per le, occorenti infelicità del contaggio, che vanno giornalmente serpendo con violenza nella citta di Genova et a noi, imminente essendo hormai da tutte le parti circondati et ogn'altro che da essa Beatma V. M. speranno di esser diffesi e riparati e da citta di Genua coli tutto il stato della Serenissma Repca liberata et in segno della detta protettione promettono et con voto solenne firmato con giuramento di di mci Anziani in nome di da comta et universita d'Ajaccio di festeggiare et osservare per festa solenne et di precetto il giorno delli diciotto Marzo d'ogn'anno in perpettuo che in tal giorno apparse nella citta di Savona et essogiorno non fare alcuno lavoro o travaglio manuale, ma di osservala conforme si osservano le feste commandate con precetto di Santa Chiesa e di fare d° giorno processione generale con l'intervento del popolo, e di di religioni, confraternita et oratorij et con pena di pagare lire dieci per ogni persona, che non l'osservasse d'applicarsi all'anime de defonti et da esigersi e pagarsi all Illmo sig° Commrio d'Ajaccio pro tempore per farne celebrare tante messe in suffragio dell'anime del Purgatorio ; e l'istesso giorno di da festa dopo la processione far celebrare in da chiesa et al do altare una messa cantata dal Venle Capitolo con l'assistenza del clero di questa citta, presente il Mto Rdo prete A1es° Ghirardi Rettore di d° colleggio del Giesu per se, e suoi successori in perpetuo et il giorno medesimo far celebrare cento messe ad honore delta sanctma V. M. et per suffraggio delle anime del purgatorio da ripartirsi cio un terzo di esse a do Venle Capilolo, un terzo fra li R.P. mendicanti d'Ajaccio, et l'altro terzo fra l'altri sacerdoti d'Ajaccio, et non potendosi celebrare in d° giorno do cento messe, s'andara seguitando l'altri giorni seguenti, (se non saranno impediti) sino a d° numero a spese della Mca Comta tanto d° cento messe come da messa solenne, et sequenti giorni, s'applicheranno le sacrifici almeno per d° anime dal Purgatorio con obligo al piu vecchio dell'Antiani pro tempore di dare ogn'anno il moto all'altri collega, operare che si facci da solennita e ridurla a perfettione setto pena di lire venti cinque applicate alle modeme anime del purgatorio, da esigersi e dispensarsi corne sopra dall Illmo Sigr Commrio che vi sarà, cioé un terzo adetto Venle Capitolo e l'altri due terzi frà lè R. P. di San Francesco e capucciui di questa citta. -- Cosi elegono

da santima V. M. protettrice per annuo voto solemnte promettono e giurano alli sanli Evangeli di Dio d'osservare et che sarà osservato in perpetuo dalli cittadini di questa citta, supplicando il Illmo° Revmo Monsig. Vescovo di questa citta che quando sia necessaria l'approvatione si compiaccia approvare la presente promessa e voto, et ordinare che sia osservato d° giorno per festa di precetto et che sia fatta la da processione solenne del Venerabile Capitolo, clero, religiosi, confraternita et oratorij con decretarlo à magg. cautella nel premio sinodo che farà Sigria Illma e Revissinia e che il tutto sia invialabilte osservato con la suda pena o altro, che stimerà convenirse meglio et percio di Mci Antiani insieme con tutto il Populo pregano la Santma V. M. che si degni accettare detta promessa et intercedere dal suo Unigenito figlio per la sua Santa Misericordia il perdono deipeccati di tutto questo Regno, e particolarte di questo popolo et con la remissione delle colpe impetrare la liberatione di questo contaggio e pestilenza dalla citta di Genova e tutta la Serenissima Repca e di questo Regno e la presente citta particolarmente guardare e diffendere adesso et sempre da do morbo et da ogni altro malo, amen. Delle quale cose per me Gio-Batista Scafla, notaro et cancelliere della Magca Comta d'Aiaccio, fatto nella sudetta chiesa e capella di essa Beatma. V. M.di Misericordia, l'anno della Natività di N. S. 1656 le 21 nov., il giorno di marte doppo la messa solenne che si è cantata al'altare di da capella et presenti testij : Mco Andrea Lomellino, Q Mco Lucciano, Capn Tomasino Pozzo-di-Borgo, Q. n. Gio Batista ; Capn Gio Bernardino Barbarino, Q. n. Francesco Maria, N: Lorenzo Sorba, Q. Rocco et N . Geronimo Scaffa, Q. Bernardo, cittadini d'Aiaccio, chiamati et rogati.

Gio, Battista Scaffa, notaro e cancelliere.